mercoledì 30 settembre 2009

Una scuola da sogno (un sogno di scuola)

a) la scuola è un meccanismo sociale che deve:
produrre cittadini attivi e autonomi, dotati di saperi minimi, spirito critico. Esseri umani in grado di utilizzare adeguatamente le loro capacità e competenze nella vita e nel lavoro.
Produrre persone a conoscenza delle principali regole del vivere civile, comprese i meccanismi che consentono di cambiare le regole che non si condividono.
Produrre persone capaci di fare i conti con i propri bisogni spirituali senza far riferimento a nessuna specifica religione in particolare.
Produrre persone in grado di apprendere ad apprendere.
Fornire ai giovani un bagaglio minimo di sapere condiviso tale per cui possono continuare ad imparare ed avere voglia di farlo. (Se uno studente al termine del suo percorso scolastico dichiare che è stufo di imparare, la scuola ha fallito in tutti i suoi obiettivi)

b) I valori di riferimento del “fare della scuola” sono quelli sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti umani, più il diritto di sbagliare e quello di cambiare idea1, e dalla costituzione italiana. Ogni altro riferimento valoriale, è precisa responsabilità di altri, diversi soggetti.

c) la scuola è basata sulla collaborazione (non sulla competizione) e sulla condivisione creativa del sapere

d) la scuola accompagna, senza sostituirlo, il percorso di crescita e autonomia delle famiglie e dei genitori

e) gli adulti nella scuola hanno la funzione e la finalità di creare un ambiente collaborativo e amorevole, l'unico nel quale si possono dare apprendimenti positivi per la società. Chi opera nella scuola ha precisi doveri etici, maggiori di qualunque altro cittadino. I suoi compensi saranno adeguati a questi valori.

f) A scuola tutto è spazio di apprendimento, compresi i tempi cosiddetti morti, il divertimento, la pausa pranzo, la ricreazione, le pulizie, gli incontri, le chiacchiere.

Ormai infatti sappiamo che:
  • la soglia di attenzione utile nei confronti di una persona che parla è scientificamente molto bassa. Pertanto la lezione frontale è solo uno dei tanti metodi che si possono utilizzare.
  • Le necessarie lezioni frontali sono molto più efficaci se rese utilizzando al meglio tutti i tipi di linguaggio. In tal modo possono essere fornite a numeri di persone molto elevati e con tempi di fruizione flessibili con l'ausilio delle nuove tecnologie.
  • molte materie hanno necessità di momenti di studio intensivi seguiti da sessioni di mantenimento
  • l'apprendimento è un cambiamento e il cambiamento avviene meglio in gruppo che da soli. Il gruppo di apprendimento così inteso, non può superare le 15 persone.
  • Il migliore indicatore di apprendimento è l'essere in grado di insegnare ad altri quello che si è appreso. La scuola deve essere basata su un meccanismo di trapasso delle nozioni a catena dai più grandi ai più piccoli.
  • l'apprendimento è di diversi tipi, cognitivo, emotivo, sociale, corporeo, logico, mnemonico, pratico e manuale (e la lista è ancora aperta). La scuola è impegnata su tutti quanti e sa valutare e offrire dati di valutazione su tutti questi tipi di apprendimento, agli studenti e alla comunità locale
  • Dal punto di vista della società è bene che le persone frequentino la scuola quanto più a lungo possibile anche se questo non è sufficiente a garantire loro che potranno svolgere la professione che desiderano.
  • Il convivere scolastico è paradigma ed esempio del convivere civile. Una scuola che funziona male serve ad una società che non funziona. Solo una società in crisi può mantenere una scuola in condizioni pietose. Però non possiamo aspettare una società migliore per avere la scuola di cui abbiamo bisogno.

Una scuola basata sulle premesse di cui sopra:
  • non ha un orario fisso, ma corsi e percorsi su tutto lo scibile umano e spazi di apprendimento diversificati per metodologia.
  • È una scuola continuativa, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00; funziona tutto l'anno tranne un periodo di chiusura estivo (agosto) anche se le attività sono molto differenziate tra loro
  • In una scuola di questo tipo, terminato il tempo-scuola gli studenti non hanno altri compiti da fare. Dentro la programmazione scolastica sono compresi i recuperi, il tutoring, le consulenze di ogni tipo.
  • Molti spazi di apprendimento sono di tipo manuale e pratico. Molti di questi spazi sono spazi di autonomia per abituare i ragazzi ad autorganizzarsi e a collaborare.
  • Non appena un gruppo di ragazzi ha “appreso” qualcosa viene impegnato nell'insegnamento ai più piccoli
  • Ci sono molti tipi di ruolo, tutti di rilievo educativo. Insegnanti lettori, docenti formatori, animatori, educatori, coordinatori, tutor, personale di sorveglianza, personale addetto alla mensa e alle pulizie e personale amministrativo. Tutte queste attività vedono in qualche misura la partecipazione educativa e attiva dei ragazzi.
  • Una scuola di questo tipo produce, come risultato secondario, progetti, cultura, arte, oggetti, utilizzabili al suo interno e allo stesso tempo impiegabili come autofinanziamento.
  • In una scuola come questa non ci sono materie secondarie, tutti devono sperimentarsi su tutti gli apprendimenti offerti
  • per frequentare questa scuola non servono libri. I libri e tutti i materiali didattici sono di prprietà della scuola dati in usufrutto responsabile ai ragazzi
  • Tutto il sapere prodotto dalla scuola ed utilizzato dentro ad essa, le metodologie utilizzate e la relativa documentazione, così come le attrezzature informatiche e i software utilizzati, sono open source2 e sotto licenza creative commons3.
  • Il progetto educativo consiste in un agile strumento di al massimo 10 pagine e viene utilizzato costantemente da tutti quanti. Ogni anno la scuola presenta il suo bilancio sociale che consente a tutti (fuori e dentro la scuola) di misurare e valutare il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi
  • la scuola è una presenza attiva nel territorio e interagisce con tutti gli altri soggetti della comunità locale. La scuola partecipa alla vita della comunità locale, la comunità entra continuamente nella vita della scuola.
  • la comunità scolastica è composta da: personale educativo (tutti coloro che lavorano nella scuola) da studenti, da genitori. Tutti partecipano con ruoli diversi, ma fondamentali alla vita della scuola.
  • Tutta la comunità scolastica è impegnata a definire gli standard di riferimento degli apprendimenti da raggiungere, i modi per valutarli e nomina le persone incaricate di farlo, comprese alcune persone esterne alla stessa comunità scolastica.
  • Una delle materie importanti da introdurre in questa scuola è “arredo scolastico” materia sulla quale tutti sono coinvolti con l'obiettivo di rendere l'ambiente scolastico, piacevole, bello, creativo, ecosostenibile e funzionale all'apprendimento
  • Educazione Fisica in questa scuola diventa una materia molto complessa e importante per l'apprendimento di un corretto rapporto con il fisico (alimentazione, movimento, salute). Si apprendono criticamente tutti gli sport e tutte le discipline corporee (arti marziali, yoga, bionergetica, biodanza, musicoterapia, danza)
  • la biblioteca della scuola è la biblioteca del quartiere e viceversa, ed è gestita dagli studenti
Infine...

Una scuola come quella descritta funzionerebbe egregiamente, costando sostanzialmente lo stesso che quella di oggi. In ogni caso una scuola come questa è in grado anche di autofinanziarsi (azioni di fund raising)

Per affermarlo NON ho prove scientifiche, solo speranza e convinzione

D'altra parte la scuola come la conosciamo oggi, NON funziona. E anche questa NON è una certezza scientifica, solo una triste e sconsolata constatazione che tutti, a cominciare da coloro che la vivono, facciamo tutti i santi giorni.