sabato 29 novembre 2014

Poesia dei dubbi del cazzo (8 febbraio 2011)

(scusate il francesismo del titolo)
Poesia "ritrovata" per caso sul mio Pc. Qualche anno fa, pochi giorni prima di partire. 

Sto vivendo una vita falsa
Non faccio, non decido, nulla.
Il nulla si è impossessato della mia mente

Vorrei urlare a questo mondo
vorrei gridare, vorrei dire
vorrei evaporare tutte le croste
vorrei sciogliere i nodi

un'anima delirante vorrei diventare

eppure Lei è lì, che aspetta
aspetta le mie resuscitate responsabilità
aspetta le mie inattaccabili decisioni
vuole futuri certi Lei, sicuri e certi.

E io? Io voglio, io devo
Io dovrei, io vorrei
Io dovrei decidermi a volere!

Eppoi?
questo mondo più delirante di me
incerto persino sulla sua fine che,
certamente per altro ci sarà solo
per noi, poveri affittuari cosmici

e ancora
il mio sangue che ribolle inquieto
nonostante i veleni chimici

perchè non essere così
semplicemente e supinamente
quello che naturalmente siamo?
Perchè poi, la coscienza di quello che siamo
riflettendo su quello che è e quello che sarà
s'attorciglia stretta stretta sul suo pensare
e ti lascia esausto,
steso come un feto sopra un letto
di vetro. Così trasparente che la mattina
ti coglie così, sospeso e in mezzo
incerto verso ogni dove,

appena sveglio e già così enormemente stanco.