sabato 13 marzo 2010

la rivoluzione delle strisce pedonali


nonostante tutto, le inveterate abitudini degli automobilisti italiani di fronte alle quella sorta di animale da zoo che è la zebra pedonale, sono ancora improntate a criteri colonialisti. Se fermarsi di fronte ad un pedone che attraversa, ogni tanto può essere una cortesia visibile è l'atteggiamento di fronte al pedone fermo che non riesce proprio a motivare i nostri piedi stanchi fino a far loro premere sul pedale del freno. Da molti mesi ormai sono a spasso più a piedi che in auto e osservo.

Vorrei allora fare una osservazione in controtendenza: non sarà colpa dei pedoni troppo timidi se il cacciatore-automobilista non vede la zebra?.

Propongo allora ai più giovani, aitanti, pronti di riflessi tra i pedoni una battagli personale, costante, con la forza della goccia che poco a poco, giorno dopo giorno, anni dopo anni, scava.

Quando siete in prossimità delle strisce, buttate un'occhiata a sinistra, calcolate in un colpo solo distanze, velocità, secondi, poi portate gli occhi sull'automobilista che sta sopraggiungendo. Fissatelo intensamente, con uno sguardo di quelli che si vedono nei vecchi indimenticabili western di Sergio Leone (e se li avete dimenticati andateli a rivedere).

Tenetevi pronti, assicuratevi che il cacciatore vi abbia visto, concentrate tutta la vostra attenzione su di lui, chiamatelo, telepaticamente.

Poi quando la sua auto sarà ad un metro da voi, fate un passo, uno solo, una finta ma decisa, fate capire che potreste farlo, che potreste voler attraversare quel lembo di strada zebrato. Ritraetevi poi con velocità e decisione pari a quelle con cui avrete fatto il passo avanti. Tutto senza staccare lo sguardo.

POI

Se rallenta, ma non riesce a fermarsi aprite le braccia in un'espressione molto chiara: “che cafone che sei”, ma ancora pronti e vigili... che il prossimo cacciatore è lì dietro che arriva.

Se invece riesce a fermarsi, godetevi lo stridio dei freni e delle gomme (i suoi e di quelli dell'auto dietro), l'espressione da beota italico piuttosto arrabbiato, lasciate passare tre interminabili secondi da quando si è fermato, mantenete lo sguardo fisso nei suoi occhi e lentamente deciso, attraversate la zebrata con passo signorile e altezzoso.

A forza di vincere battaglie è impossibile perdere la guerra!

Nessun commento:

Posta un commento