martedì 8 febbraio 2011

Poesia dei dubbi del cazzo

Sto vivendo una vita falsa

Non faccio, non decido, nulla.

Il nulla si è impossessato della mia mente


Vorrei urlare a questo mondo

vorrei gridare, vorrei dire

vorrei evaporare tutte le croste

vorrei sciogliere i nodi


un'anima delirante vorrei diventare


eppure Lei è lì, che aspetta

aspetta le mie resuscitate responsabilità

aspetta le mie inattaccabili decisioni

vuole futuri certi Lei, sicuri e certi.


E io? Io voglio, io devo

Io dovrei, io vorrei

Io dovrei decidermi a volere!


Eppoi?

questo mondo più delirante di me

incerto persino sulla sua fine che,

certamente per altro ci sarà solo

per noi, poveri affittuari cosmici


e ancora

il mio sangue che ribolle inquieto

nonostante i veleni chimici


perchè non essere così

semplicemente e supinamente

quello che naturalmente siamo?

Perchè poi, la coscienza di quello che siamo

riflettendo su quello che è e quello che sarà

s'attorciglia stretta stretta sul suo pensare

e ti lascia esausto,

steso come un feto sopra un letto

di vetro. Così trasparente che la mattina

ti coglie così, sospeso e in mezzo

incerto verso ogni dove,

appena sveglio e già così enormemente stanco

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