domenica 2 agosto 2009

ho fame, quindi e' ora di pranzo!

Eh si una delle gaffe piu' frequenti che vi possono capitare da queste parti e' quella di aspettare l'ora di pranzo. In casa ci si alza, si giornzola per la casa (siamo in vacanza), chi legge la mail, chi il giornale, chi fa yoga, nessuno sembra avere particolare fretta. Poi qualcuno, preso probabilmente dai morsi della fame, mette in forno una confezione formato famiglia di bacon. Ora non so se avete presente che razza di profumo puo' fare una spadellata di pancetta affumicata. DEve essere equivalente alla produzione di ferormoni per certi insetti. A quel punto tutto l'alveare pare animarsi: e' il segnale convenuto: il rito della colazione anglosassone ha inizio.
Chi le uova fritte, chi meglio quelle liquide gia' pronte in brick, solo bianco oppure decolesterolizzate a dovere; incredibili mix di cereali di tutte le forme i colori, vitaminizzati ovviamente, succulenti mix di frutta fresca o congelata, latte o svariati suoi derivati tutti de-qualcosa e rigorosamente iper-vitaminizzati e gli immancabili panqueque, ma siccome siamo in democrazia a chi piace il pane tostato con zucchero e burro, oppure il tost fritto alla francese. Sopra tutti questi succulenti piatti miele d'acero e salsa chili a go-go.

E siamo solo alla colazione che i piu' piccoli inondano con bei barattoloni di roo-bier cioe' una orripilante bibita gassata scura che ha il sapore dei piu' cattivi sciroppi per la tosse degli anni '70.

Ricordate qui si mangia quando si ha fame. [il seguito proissimamente]

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