venerdì 2 settembre 2011

Tutto ciò che si può muovere, a Siatol si muove, di più e ed in contemporanea. Aereoplani intercontinentali, jet privati, idrovolanti, elicotteri sopra le vostre teste. Le enormi portacontainer stracariche di merci, gigantesche navi da crociera dalle quali sciamano come cicale orde di danarosi turisti, il via vai dei traghetti che solcano ogn'ora il Puget Sound (Piuget per gli Italians), i rimorchiatori massicci, le enormi chiatte da trasporto, le navi che caricano il grano per tutto il mondo, o un'enorme osservatorio astronomico galleggiante da spedire alla Marina: tutto questo più qualche Yacht, immancabili battelli turistici, qualche barca a vela e alcuni canoisti intrepidi. Anche il mare, a Siatol da il suo contributo. Poi ogni tanto la ferrovia che arriva da nord e subito s'infila nelle viscere dei grattacieli riecheggia di fortissimi e atavici richiami al vagabondare, al passaggio dei più lunghi treni merci del mondo spinti da sei locomotori allo stesso momento. Sedersi nell'atmosfera post moderna dello Sculpture Park per guardarli passare vi consente un ulteriore viaggio nel viaggio, perchè questi treni odorano di Alaska, di Idaho e Montana, come se insieme ai loro carichi di granaglie, merci e container portassero tonnellate di profumo della libertà del viaggio. Ma ancora non basta, altri due enormi tremolanti serpenti, stavolta arrivano da nord a da ovest, si s'insinuano minacciosi anche loro nella voragine sotto i grattacieli, per poi rispuntare a Sud e vomitare il loro carico di auto, fumi, rumori sordi e gente dal''altra parte. É curioso queste lame che entrano nella città non sembrano ferirla, piuttosto appaiono essere il suo nutrimento, la sua linfa vitale. E per far si che non dimentichiate dove siete, nelle tranquille strade della pazzaFremont, nel vivace quartiere di Ballard, nelle delle fantastiche colline di Queen Anne e Capitol Hill, regolate dall'ordinatissimo traffico di Siatol, in mezzo ai suoi bellissimi caffè, quando meno ve l'aspettate, … vi capiterà di sobbalzare alle urla sguaiate, ai cori da stadio, alle musiche da festa popolare con tutti gli hit mondiali. Dietro di voi spunterà immancabile e inarrivabile, l'Anatra del “RideTheDuck” il curioso mezzo anfibio per il giro turistico della città, dopo il quale potrete dire, con tutte le ragioni del mondo, “ma che americanata!. Perchè qui, a Siatol, in America ci siamo per davvero! E l'Anatra vi vuol solo ricordare che a Siatol, a star fermi … si fa la muffa!.

Siatol con la esse in corsivo, sbrisciata come solo i romagnoli sanno, forse doveva essere nella East Toast … pardon Coast, ma il cielo era sempre nuvolo, così l'hanno spostata dall'altra parte, che più a West di così … si può solo nuotare. A Siatol i salmoni saltano dappertutto, compreso quelli già trapassati del mercato del pesce, che nerboruti ragazzi si lanciano per l'immancabile foto ricordo.

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